Come ho iniziato

Alcuni anni fa mentre sistemavo l'attrezzatura per la pesca, la mia vecchia "rasolza" che avevo comprato  all'età di 14 anni, e che mi seguiva in tutte le mie battute di pesca sia al fiume che al mare, ormai logora dal tempo e dalla salsedine, si è rotta in più parti. Il  mio primo pensiero è stato quello di aggiustarla, ma dopo averla smontata, visto che la ruggine nel corso degli anni aveva fatto per bene il suo lavoro, ho dovuto desistere mio mal grado.
Dopo un attento esame delle parti che mi erano rimaste, ho pensato che  non era poi così complicato costruirne un'altra. Ho iniziato così  a pensare il modo in cui poter reperire i materiali. Dopo un breve periodo di ricerche ho scelto alcune lame in acciaio al carbonio utilizzate per la lavorazione del sughero. Caso strano, il mio primo lavoro non é stato una "rasolza" come era mia intenzione, bensì una "lametta" gallurese, che io pensavo fosse di più facile realizzazione, ma mi sbagliavo. Il primo esemplare, che conservo con cura, l'ho costruito con una lama in acciaio al carbonio e con due guancette di osso di bue regalatemi dal mio amico Marco. Riguardandola ora e confrontandola con quelle di ultima realizzazione mi viene da sorridere per gli errori grossolani che ho fatto nella realizzazione, però essendo la prima la conservo così com'è, come un cimelio, che in origine doveva servire per le mie battute di pesca e che invece fa bella mostra di se nella mia collezione personale, al posto d'onore.